Canali Top 2023: Michele Molteni – Video Review
Aprile 17, 2023Salve a tutti, oggi andremmo ad analizzare il video piu’ recente di Michele Molteni:
“ENTRO NEL MINI BUNKER UN ANNO DOPO, CHE ERRORE“.
Chi è il creatore?
Il video è stato realizzato da Michele Molteni, un famoso YouTuber italiano che pubblica video di vario genere tra cui viaggi, tutorial di sopravvivenza, e costruzione di bunker sotterranei. Il canale di Michele ha oltre 900.000 iscritti e conta numerosi milioni di visualizzazioni (questo video conta ben 1 milione di visualizzazioni in soli tre giorni).
I suoi video sono molto popolari tra gli appassionati di survivalismo e di costruzione di bunker, e sono noti per la loro estrema qualità e creatività.
Canale YouTube di Michele Molteni
Tre punti chiave
- La tenuta del mini-bunker è stata soddisfacente nonostante qualche problema con la guaina e la presenza di umidità all’interno.
- Il pavimento era coperto di muffa e vi era la presenza di alcuni insetti, per cui è importante fare attenzione alla tenuta del bunker e alla sua pulizia.
- L’uso di pannelli da cantiere come copertura del tetto si è dimostrato efficace e resistente.
Mini Bunker: Un anno dopo
Il mini bunker che vedrete nel video è stato costruito esattamente un anno fa e in questo articolo vedremo cosa è successo in questi 365 giorni e in che condizioni si trova questa stanza segreta sotterranea. Michele del video ha voluto fare una verifica per verificare i pregi e i difetti del bunker piccolo, così da non ripetere gli stessi errori nel mega bunker che vuole costruire.
Partiamo dall’esterno
Come si può vedere, la zona è rimasta coperta di terra, il che significa che non ha piovuto molto, ma comunque sia, una certa quantità d’acqua piovuta dal cielo ha spostato parte della terra.
La copertura è stata realizzata con pannelli da cantiere gialli dei ponteggi, e come si può notare, sono stati molto utili e ben messi.
Michele è abbastanza soddisfatto della copertura, anche se vicino alla botola si è formato un buco di almeno 15 cm. Tuttavia, il problema non è così grande perché non si può riempire troppo di terra vicino alla botola, altrimenti ogni volta che si apre e si chiude, entrerebbe della terra.
Solidità del bunker
Il bunker ha una larghezza di 150cm x 250cm e come copertura Michele aveva usato i pannelli da cantiere Quelli gialli dei ponteggi per intenderci e, apparentemente tengono benissimo, tornando indietro nel tempo rifarebbe la stessa, scelta anzi, per dimostrarci che si fida ciecamente della struttura resistente che compone il tetto del bunker, anche, se dopo un anno di tempo dalla sua costruzione e senza che sia mai stato “testato” per resistenze assurde, Michele ci sale sopra con il suo buggy….e voila, a parte flettersi di appena un centimetro o due, il tetto del bunker sopporta benissimo il peso del buggy con Michele sopra!
Passiamo all’interno
L’interno è la parte più importante del bunker e Michele ha voluto farci entrare per mostrare cosa è successo dopo un anno. Tuttavia, c’è stato un problema con la serratura che non si apre. Dopo un anno che non è stata aperta, la chiave non entra più. Fortunatamente, Michele ha risolto il problema con una soluzione drastica, e finalmente ha aperto il portello.
L’odore che esce dal mini bunker è veramente sgradevole e ci sono tracce di muffa ovunque. Anche il pavimento è coperto di muffa e sembra che ci siano animali che ci vivono dentro.
Nonostante non sia aracnofobico, Michele non si sente a proprio agio con i ragni che camminano vicino a lui, quindi decide di andare a prendere dei vestiti adeguati prima di entrare di nuovo nel bunker.
Per evitare di sembrare un ausiliario del traffico, Michele ha tolto la pettorina e si è diretto al suo negozio preferito di ferramenta. Qui, ha scelto con cura gli stivali gialli antinfortunistici, una tuta protettiva, occhialini tattici e guanti in pelle. L’unica cosa che mancava era una lampadina da mettere in testa, proprio come un minatore.
Dopo essersi adeguatamente protetto, Michele è tornato nel bunker per fare una verifica completa. Anche se il pavimento è ancora coperto di muffa, sembra che non ci siano serpenti o topi, ma solo ragni. (notare che michele chiama ragni tutto cio’ che si muove).
Michele raccomanda di evitare di entrare nel bunker senza la giusta attrezzatura di protezione e di tenere il pavimento pulito e asciutto per evitare la formazione di muffa.
La tenuta del mini bunker non sembrava essere molto buona, poiché l’acqua poteva infiltrarsi facilmente, e la muffa aveva iniziato a crescere ovunque. Michele ha quindi deciso di controllare la camera principale e vedere se c’era qualche danno alla struttura. Tuttavia, ha trovato solo alcune macchie di muffa sul pavimento e sui muri.
Infine, Michele ha deciso di controllare anche l’armadietto che aveva costruito all’interno del bunker per vedere se tutto ciò che aveva messo dentro era ancora lì. Per sua fortuna, tutto sembrava essere intatto. Ha trovato gli attrezzi, le provviste alimentari, l’acqua e persino alcuni soldi in contanti.
Dopo aver finito di controllare tutto, Michele è uscito dal mini bunker e ha chiuso la botola. Ha deciso di tornare a casa e di pianificare il suo prossimo passo.
Dovrebbe riparare la tenuta del mini bunker e migliorare la sua struttura.
Fatti del video
- L’esterno del mini-bunker è rimasto coperto di terra, ma in alcuni punti la guaina è stata danneggiata e la terra è stata erosa.
- La copertura del tetto è stata realizzata utilizzando i pannelli da cantiere, che si sono dimostrati resistenti e affidabili.
- All’interno del bunker è presente una grande quantità di muffa e alcuni insetti.
- La serratura della porta non funziona più a causa del tempo trascorso, ma è stata comunque aperta con successo.
- È fondamentale prestare attenzione alla pulizia e alla manutenzione del bunker, soprattutto per evitare la formazione di muffa.
“Dopo un anno, ho trovato il pavimento del bunker coperto di muffa e insetti. È importante fare attenzione alla pulizia del bunker per evitare problemi di questo tipo.” – Michele Molteni
Risorse menzionate
- Guaina – una membrana impermeabile e isolante utilizzata per coprire e proteggere superfici come tetti e pareti.
- Pannelli da cantiere – pannelli in materiale plastico utilizzati per la copertura di superfici esterne.
Conclusioni
Nonostante alcune difficoltà riscontrate, Michele è soddisfatto della scelta fatta per la copertura e ha dimostrato grande fiducia nella solidità della struttura. Tuttavia, ha anche notato la necessità di una maggiore attenzione alla manutenzione della serratura e della pulizia del pavimento. Inoltre, la presenza di animali all’interno del bunker ha reso necessario l’utilizzo di vestiti protettivi per l’accesso alla struttura.
L’esplorazione del mini-bunker dopo un anno ha dimostrato l’importanza di una corretta manutenzione e pulizia della struttura sotterranea, ma ha anche dimostrato la solidità della copertura utilizzata. In sintesi, il mini bunker che aveva costruito un anno fa era ancora lì, ma la sua tenuta non era molto buona. Aveva subito alcuni danni a causa dell’acqua e della muffa, ma tutto ciò che avevo messo all’interno sembrava essere ancora lì. Dovà riparare il bunker e migliorarne la struttura, ma sa che riuscirà a farlo.
La nosta opinione sul video
Questo genere di video è molto “accattivante”, anche per chi non dovesse conoscere l’autore, la probabilità di visione completa è abbastanza alta. Questo perché Michele riesce a comunicare bene la forte eccitazione nel voler testare il bunker e scoprire quali siano i pro e i contro dell’averlo costruito in tal maniera.
Considerando che il video dura più di 10 minuti e che in soli tre giorni dalla sua uscita già conta intorno ad un milione di visualizzazioni abbiamo la conferma che c’è un grosso seguito di utenti disposto a guardare video di questo genere.
Cio che più rende il video interessante e anche il fatto di quanto Michele sia “alla mano”, spiega le sue ragioni in un momento, poi in un attimo si avvia di corsa alla ferramenta dove acquista il materiale necessario per entrare in un ambiente alla Chernobyl per poi combattere con “ragni” famelici dalle dimensioni incredibili (per quanto piccoli).
Insomma, a parte gli scherzi, Michele non pecca di sicuro nel communicare le sue sensazioni e sentimenti e il suo pubblico apprezza molto questo particolare. Si notano numerosi commenti dei fan sul suo video dove lo spronano a fare anche il maxi bunker, alcuni danno consigli per come preservare le mura e il pavimento.
Con 1500 commenti in soli tre giorni, pensiamo di poter affermare che il coinvolgimento da parte del suo seguito c’è davvero, è questo e un merito non indifferente.
Il coinvolgimento dei propri fan è estremamente importante per un creatore di YouTube e non dovrebbe essere sottovalutato.
I fan sono il motore che spinge il successo di un canale e la loro partecipazione attiva e il feedback possono aiutare a migliorare la qualità dei contenuti e a mantenere un’alta fedeltà degli spettatori.
Inoltre, mantenere un rapporto diretto con i fan può aumentare la visibilità e la diffusione del canale. Pertanto, è essenziale che i creatori di YouTube prestino attenzione al coinvolgimento dei propri fan per costruire una comunità sana e duratura intorno al loro canale.